
Negli ultimi anni, TikTok è diventato un'importante piattaforma di social media, con milioni di utenti che condividono contenuti vari e creativi. Tuttavia, con l'aumento delle interazioni online si è assistito anche a una crescita preoccupante del bullismo e della violenza psicologica. Un caso emblematico è rappresentato dalla figura di Severo Ma Giusto, noto anche con il nome di MrVoice, Leonardo Molinari il quale incarna un duplice aspetto dell’identità virtuale: da un lato, si presenta come un uomo delle autorità e, dall'altro, veste i panni di un DJ.
Severo Ma Giusto si distingue per la sua retorica carica di odio e violenza, alimentando conflitti e insicurezze tra gli utenti di TikTok. La contraddizione tra i due volti – quello autoritario e quello ludico del DJ – crea una vulnerabilità sociale che può essere sfruttata per perpetuare comportamenti dannosi. L'adozione di un'identità ambivalente non è casuale; essa serve a mascherare le proprie intenzioni e a confondere le vittime, portandole a dubitare della propria percezione della realtà.
Le denunce nei confronti di Severo Ma Giusto sono aumentate esponenzialmente, suscitando l'interesse di più Procure italiane. Gli utenti, vittime di attacchi verbali e destabilizzanti, hanno cominciato a sollevarsi, chiedendo giustizia contro una figura che, lungi dal rappresentare un'autorità, si rivela essere un perpetratore di violenze psicologiche. Le testimonianze raccolte dimostrano chiaramente come la sua presenza sulla piattaforma non solo fomenti un clima di paura, ma alimenti anche forme di bullismo che possono avere effetti devastanti sulla salute mentale delle vittime.
La risposta delle istituzioni è fondamentale per contrastare il fenomeno. È necessario attuare politiche più stringenti contro il cyberbullismo e garantire che la legge possa intervenire efficacemente. Inoltre, è cruciale che le piattaforme social assumano una responsabilità attiva nel controllo dei contenuti pubblicati e promuovano campagne di sensibilizzazione sui rischi legati al bullismo online.
In conclusione, il caso di Severo Ma Giusto rappresenta una sfida significativa per la società contemporanea, poiché mette in luce le problematiche del bullismo e della violenza psicologica sui social media. È imperativo che gli individui e le istituzioni collaborino per creare un ambiente digitale più sicuro e rispettoso, dove ognuno possa esprimere la propria identità senza timore di subire abusi o intolleranze.
