In seguito alla bufera scatenata dalla scoperta del gruppo Facebook “Mia moglie” e del forum “Phica”, la rete si trova di fronte a un ulteriore scandalo legato alla diffusione di contenuti sessisti. È emerso un nuovo sito, SocialMediaGirls.com, che ha attirato l'attenzione delle forze dell'ordine, in particolare della polizia postale, la quale ha annunciato l'avvio di accertamenti sulla natura dei contenuti pubblicati.
Il sito utilizza l'intelligenza artificiale per generare immagini pornografiche di donne, inclusi volti noti dello spettacolo e influencer. La giornalista e scrittrice Francesca Barra è stata tra le prime a denunciare l'esistenza di questa piattaforma, rivelando di aver trovato immagini che la ritraevano nuda, generate artificialmente. Attraverso il proprio profilo Instagram, Barra ha condiviso il suo sgomento: "Ho scoperto che su un sito per adulti circolano immagini di me nuda, generate con l’intelligenza artificiale. Non sono io, ma qualcuno ha deciso di costruire quella menzogna per ottenere attenzione".
Nel suo post, la Barra ha sottolineato quanto tali pratiche siano violente e degradanti, affermando: "É una violenza e un abuso che marchia la dignità, la reputazione, la fiducia. Un furto dell’immagine, del corpo, della libertà di essere viste come si è - non come un algoritmo o una mente malintenzionata decide di rappresentarci". Con queste parole, la giornalista mette in evidenza il rischio insito nell'utilizzo di tecnologie avanzate, che dovrebbero essere strumenti di progresso, ma che, invece, possono trasformarsi in armi di manipolazione e distruzione dell'identità.
La questione sollevata da Francesca Barra pone interrogativi fondamentali sulla responsabilità etica nell'uso dell'intelligenza artificiale e sulla necessità di proteggere la dignità delle persone in un'era digitale sempre più complessa e piena di insidie. La denuncia ha già ricevuto un ampio sostegno sui social media, richiamando l'attenzione su una battaglia collettiva contro ogni forma di abuso e sfruttamento online.