
In un recente sviluppo che ha suscitato scalpore, sono emerse intercettazioni tra l'ex magistrato e attuale senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Scarpinato e il suo collega Gioacchino Natoli. I dialoghi, trasmessi dal programma "Lo stato delle cose" su Rai 3, mostrano Scarpinato nel ruolo di istruttore, mentre prepara Natoli a rispondere alle domande della commissione parlamentare antimafia riguardo ai suoi rapporti con Paolo Borsellino, un tema cruciale legato al dossier sugli intrecci tra mafia e appalti.
Nel corso delle conversazioni, Scarpinato si mostra determinato a guidare l'amico, suggerendogli le risposte da fornire durante l'interrogatorio e preannunciando strategie per affrontare la presidente della Commissione, Chiara Colosimo. "Ti chiederò quali erano i suoi rapporti con Borsellino? Lei partecipò alla riunione?", afferma Scarpinato, rivelando un approccio che suscita interrogativi sulla sua imparzialità come membro della Commissione.
Questa situazione ha sollevato un acceso dibattito, soprattutto dopo le dichiarazioni di Scarpinato, il quale ha denunciato l'esistenza di una "macchina del fango" volta a escludere lui e il collega Federico Cafiero de Raho dai lavori della Commissione antimafia. Secondo Scarpinato, il loro lungo percorso di esperienza in magistratura li rende figure scomode per il centrodestra.
La questione solleva interrogativi sulla trasparenza e sull'integrità dei processi all'interno della Commissione antimafia, alimentando ulteriormente il già elevato livello di tensione politica attorno a temi sensibili come la lotta alla mafia. Gli sviluppi futuri potrebbero portare a nuove rivelazioni e dinamiche all'interno della Commissione stessa.